Ti impegni tanto a preparare le tue newsletter, ma puoi contare sulle dita di coloro che le aprono?
Sei nel posto giusto. Ti diamo noi alcuni consigli per aumentare il tasso di apertura delle tue newsletter.
Partiamo subito con il primo.
Supera l’ostacolo dei filtri antispam e fatti riconoscere
Se vuoi che aumenti il tasso di apertura delle tue newsletter devi innanzitutto superare il primo ostacolo, ovvero evitare che le tue e-mail finiscano nello spam.
Per fare questo è fondamentale che le newsletter vengano inviate da un indirizzo IP con una buona reputazione e da un dominio verificato.
È molto importante, inoltre, che il mittente risulti sicuro e riconoscibile agli occhi del destinatario.
Quindi niente numeri o sigle nell’indirizzo e-mail, ma un riferimento chiaro a te, in particolare se sei un libero professionista, o al tuo brand.
Questo è solo l’inizio però, abbiamo ancora ben 5 consigli per te.
Questione di tempismo
Il tempismo fa la differenza quando si parla di newsletter.
Non tutti i giorni e gli orari sono uguali e quando ne invii una devi tenerlo in considerazione.
Niente newsletter di lunedì (se proprio devi, mandala la sera) o di notte: meglio inviarle dal martedì in poi, in pausa pranzo o in orario serale.
Pensa sempre al tuo pubblico quando mandi una newsletter: quando ha tempo e modo di leggere i tuoi contenuti con attenzione?
L’oggetto conta
La prima impressione è quella che conta. La stessa cosa vale per l’oggetto della tua newsletter.
Perché il destinatario dovrebbe aprire proprio la tua tra tutte le e-mail che gli arrivano ogni giorno? Perché l’oggetto preannuncia qualcosa a cui non si può proprio rinunciare, qualcosa che incuriosisce e che merita attenzione.
Emozionalo, coinvolgilo, attiralo con un’offerta unica… insomma, giocati le tue carte migliori per far sì che il destinatario non scrolli e legga proprio la tua tra le tante newsletter che riceve.
Qualcuno ha detto preheader?
Hai presente quel testo proprio sotto l’oggetto che puoi leggere senza neanche aprire l’e-mail? Ecco, stiamo parlando di quello.
L’oggetto da solo non basta e i caratteri potrebbero non essere sufficienti per fare colpo sul lettore. È allora che viene in tuo soccorso il preheader.
Hai circa 100 caratteri (attenzione però che da mobile ne sono visibili solo 35 ed è in questi che devi giocarti le parole chiave) per aggiungere una call to action o un richiamo così magnetico da far fermare il destinatario e fargli fare il tanto atteso clic.
Se puoi personalizzalo inserendo il nome del destinatario o, se il contenuto lo consente, aggiungi qualche emoji… vedrai che non passerà inosservato.
Non finisce qui, abbiamo ancora qualche asso nella manica per aiutarti a migliorare l’open rate delle tue newsletter.
Mobile first
Sul tram, in coda alla cassa del supermercato, dal parrucchiere… la posta elettronica ormai la leggiamo ovunque dal nostro cellulare.
Come si vedono le tue newsletter da mobile? Usare un template responsive oggi è indispensabile per il successo della propria newsletter.
Anche perché se ho pochi minuti per leggere le e-mail e quelli che ho li passo a decifrare la tua stai pur certo che non la aprirò di nuovo la prossima volta.
Le parole giuste alle persone giuste
Ancora un passaggio fondamentale. Stai mandando i contenuti giusti alle persone giuste?
Innanzitutto, pulisci di frequente il tuo database di contatti eliminando gli indirizzi e-mail non validi.
Potrà sembrare scontato, ma il tasso di apertura si alzerà se a ricevere le e-mail saranno persone realmente interessate al tuo prodotto o servizio.
Accertati che gli iscritti, soprattutto quelli meno attivi, siano ancora interessati alla tua newsletter e segmenta il tuo pubblico. Una comunicazione personalizzata per ogni segmento è fondamentale per aumentare il tasso di apertura delle tue newsletter.
Ciliegina sulla torta: ricorda sempre di dare valore in ogni tua newsletter. Le offerte sono belle, ma per fidelizzare i tuoi lettori servono contenuti di valore.
Tutto chiaro adesso?
Dopo tutti questi consigli non ti resta che metterti alla prova e preparare la tua prossima newsletter. Se non va bene al primo colpo non disperare, ma continua a testare per capire dove sta il problema.
Mettendo in pratica questi suggerimenti, infatti, vedrai la differenza, ma per raggiungere un ottimo tasso di apertura delle tue newsletter devi testare fino a quando non avrai trovato la ricetta giusta.