Occhi puntati sul ROAS.

Oggi parliamo del protagonista assoluto delle digital strategy, del sorvegliato speciale di social media manager, strategist e digital marketer: il ROAS, l’indice da tenere sempre sotto stretto controllo. 

Il valore percentuale che permette di valutare il rendimento delle campagne ADS senza possibilità di errore. 

Acronimo di Return On Advertising Spend, è un indicatore che misura il ritorno economico sugli investimenti nell’ambito della comunicazione digitale. Grazie a questo KPI è possibile capire se stiamo percorrendo la strada giusta nel digital marketing. 

Dopo decenni di ADV e OOH, di sicuro impatto visivo ma di incerta possibilità di misurazione dei risultati, siamo approdati alle campagne di digital marketing che ci consentono di monitorarne le performance, di migliorarle in corsa, di stopparle se non funzionano o potenziarle con l’investimento di nuovi budget.

La formula del ROAS.

Spesso il ROAS viene confuso con il ROI, indicatore che valuta il profitto ottenuto dall’azienda tenendo conto anche di altre spese, come costi di produzione e di spedizione.
La valutazione del ROAS è invece più specifica poiché riguarda solo le attività di marketing digitale, di advertising online per l’appunto.
Vengono coinvolte nel calcolo le entrate generate dalle campagne e le spese sostenute per le stesse, ottenendo così la seguente formula:

ROAS % = (Entrate delle campagne pubblicitarie) : (Spesa pubblicitaria) x 100

Maggiori sono le entrate più elevato sarà il risultato ottenuto, ma per essere positivo, quindi non registrare una perdita, il ROAS deve superare il 100%.

Per parlare di margine di guadagno servirebbe però tenere conto di altri costi che incidono sulla redditività finale, come fattori di natura aziendale o il costo di un consulente.
Approssimativamente, un ROAS pari o superiore al 300% (che varia da mercato a mercato) indica che le attività di marketing stanno fruttando un guadagno, mentre con un risultato inferiore probabilmente i costi non sarebbero totalmente coperti

ROAS: 3 esempi.

Per rendere più semplice il concetto esemplifichiamo tre calcoli di ROAS.

Primo caso.
In una campagna pubblicitaria per la vendita di orologi vengono sostenute spese pubblicitarie pari a 1.000€ e vendite pari a 2.500€.

(2.500 : 1.000) x 100 = 250%

Il ROAS, maggiore di 100%, indica che i ricavi sono superiori ai costi. Tuttavia, come spiegato in precedenza, queste entrate probabilmente non coprono tutte le spese sostenute per la campagna, perciò l’azienda non ha un margine di guadagno.

Secondo caso.
Sono stati investiti 2.000€ in budget pubblicitario ottenendo entrate di 1.500€. 

(1.500 : 2.000) x 100 = 75%

In questo caso i costi sostenuti superano i ricavi, il ROAS risulta infatti inferiore al 100% e l’azienda rileva quindi una perdita.

Terzo caso.
Vengono sostenute spese pubblicitarie pari a 1.000€ e vendite pari a 3.500€.

(3.500 : 1.000) x 100 = 350%

In questo caso il ROAS supera la soglia del 300%, perciò la campagna ha avuto successo e l’azienda registra un guadagno.

ROAS: Google Ads e Facebook Ads.

A livello strategico un aspetto molto interessante da sapere è che Google Ads permette di impostare il ROAS target, per poter ottenere una conversione maggiore.
Per impostarlo vanno seguiti alcuni step:

  1. Inserire la colonna personalizzata per il ROAS con la formula espressa in percentuale
  2. Impostare il valore delle conversioni
  3. Ottenere almeno 15 conversioni in 30 giorni

Google Ads durante la campagna interviene e corregge automaticamente le offerte per raggiungere il valore di target stabilito. 

Anche Facebook Ads permette di tracciare il ROAS. In questo caso si tratta di una funzione nativa, gli step da seguire sono quindi differenti rispetto a Google Ads: 

  1. Andare nella colonna “Prestazioni” 
  2. Fare clic su “Personalizza colonne” 
  3. Cercare la metrica ROAS nel campo di ricerca 
  4. Selezionare l’opzione relativa all’inclusione delle metriche che si vogliono includere

Il tracciamento di questo valore è un valido aiuto per implementare e migliorare il rendimento delle campagne di advertising.

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